Rottami metallici: Cresce il riutilizzo
Se pensate che le fonderie siano la classifica industria pesante che consuma materie prime e produce sostane inquinanti forse vi state sbagliando: il primo Rapporto di sostenibilità del comparto, realizzato da Assofond, l’associazione di confindustria che rappresenta le fonderie italiane, racconta una storia diversa, pur senza nascondere sotto il tappeto le criticità di un mondo produttivo complesso.
Le fonderie producono manufatti portando a fusione i metalli, colandoli in forme di materiale refrattario o in stampi metallici e facendoli raffreddare in modo da far loro acquisire la forma desiderata.
Il processo produttivo delle fonderie rappresenta un importante esempio di Circular Economy perché la materia prima con cui queste aziende lavorano è costituita in larga parte da rottami metallici che vengono fusi e riutilizzati anziché smaltiti nelle discariche.
Negli ultimi anni, la percentuale di materiali di recupero utilizzata in sostituzione della materia prima vergine, è cresciuta costantemente, arrivando a toccare i due terzi del totale.
Un sistema perfettamente circolare che rende le fonderie imprese “riciclone” per definizione.