Green Deal Europeo: UE per lo sviluppo sostenibile
Entro il 2050 l’UE avrà un impatto climatico pari a zero e il piano per arrivare a questo risultato si chiama Green Deal. Una risoluzione approvata dal parlamento europeo lo scorso 15 gennaio che punta a limitare lo spauracchio del riscaldamento globale alcuni allarmanti studi calcolano un aumento diffuso delle temperature di 3 gradi centigradi entro il 2050) e rilancia il diritto dei popoli europei a vivere in un ambiente sano, pulito e sostenibile. Contestualmente, nella stessa seduta che ha approvato il nuovo piano a metà gennaio, i parlamentari europei hanno chiesto alla Commissione una legge sul clima che trasformi l’impegno politico degli Stati membri in vincolo giuridico nell’ottica di ridurre drasticamente le emissioni di gas serra che, nel prossimo futuro, dovranno essere totalmente assorbite dagli ecosistemi.
La crescita economica dovrà dunque essere dissociata dallo sfruttamento delle risorse e per aiutare l’economia verde a Strasburgo sono stati stanziati ben 100 miliardi, un consistente aiuto per le imprese che favorirà incentivi per la transizione e gli investimenti in tecnologie rispettose dell’ambiente garantendo anche una maggiore efficienza energetica e la totale decarbonificazione del settore industriale grazie ad una graduale soppressione dei sussidi agli Stati membri per i combustibili fossili.
Nel testo della risoluzione vengono toccati altri importanti punti che non riguardano soltanto il mondo dell’energia ma coinvolgono anche ad esempio il settore della mobilità e dei trasporti (la cosiddetta smart mobility sia a livello pubblico che privato) che dovrà incentivare forme di spostamento più sano, economico e pulito. Aiuti a pioggia anche per le aziende impegnate nel campo delle rinnovabili e dell’innovazione per stimolare la ricerca di soluzioni ad impatto ambientale zero. Anche il comparto dell’alimentare dovrà fare la sua parte accorciando le filiere e implementando un sistema di produzione equo, solidale, ecologico e salutare in tutta la catena alimentare, con un’agricoltura che dovrà ridurre significativamente concimi, antibiotici e agrofarmaci aumentando pratiche sostenibili.
Tutto ciò oltre a garantire una qualità di vita migliore per i cittadini europei consentirà di ripristinare gli ecosistemi e avere una maggiore tutela della biodiversità portando l’Europa in prima linea nella lotta al global worming trasformando l’UE in leader mondiale dello sviluppo sostenibile e della salvaguardia dell’ambiente.