I fanghi di depurazione diventeranno fonte di materie prime
I fanghi di depurazione possono rappresentare una risorsa dai mille utilizzi, troppo preziosi per la discarica. In tutta Europa si stanno cercando alternative valide e sostenibili, alcune decisamente insolite e avveniristiche che permetteranno, in futuro, di ottenere energia, biomateriali e materie prime preziose, come il fosforo.
In Italia, tra le modalità alternative alla discarica la più diffusa è il compostaggio (54%), seguono lo spandimento in agricoltura (32%) e la termovalorizzazione (6,6 %). Non in tutti i Paesi europei il quadro è simile. In Irlanda, Regno Unito e Spagna i tre quarti dei fanghi prodotti sono riutilizzai in agricoltura, Svezia e Finlandia preferiscono il compostaggio; Olanda, Belgio e Germania prediligono l’incenerimento; Croazia e Romania invece puntano ancora sul conferimento in discarica.
I fanghi di depurazione ricchi di sostanza organiche e considerati idonei ad un uso in agricoltura, possono essere utilizzati, assieme alla frazione organica dei rifiuti solidi urbani, per la produzione di compost.
Gli impianti che effettuano digestione anaerobica e compostaggio della sostanza organica producono anche energie rinnovabili.
Recuperi innovativi dei fanghi di depurazione riguardano la possibilità di valorizzare gli scarti organici urbani, industriali e agricoli e convertirli in biomateriali di ultima generazione, quali le bioplastiche.
Tuttavia in Europa l’utilizzo dei fanghi di depurazione in agricoltura è attualmente dibattuto per paura dei possibili inquinanti in essi presenti.
Eco di Bergamo
(Roberta Salvi)