Rifiuti: “Una Cabina di regia Mise-Minambiente”
Presentato il rapporto “Per una Strategia nazionale” di Fise Assoambiente
È ora di definire su scala nazionale una strategia per la gestione dei rifiuti di lungo periodo che indirizzi tutto il sistema pubblico e i privati nella stessa direzione.
Nelle 89 pagine del report si segnala che serviranno 10 mld € di investimenti nei prossimi 15 anni per raggiungere gli obbiettivi Ue della circular economy.
Ci sarà bisogno di oltre 20 impianti per le principali filiere del riciclo, 22 impianti di digestione anaerobica, 24 termovalorizzatori, 53 discariche.
Il primo a intervenire, dopo l’introduzione di Testa, è stato Donato Berardi (direttore Laboratorio Ref) che ha sottolineato, tra l’altro, come stia crescendo “la forbice fra raccolta differenziata e il tasso di riciclaggio che si stima oggi fra il 10% e il 18%”.
Per Alessandro Bratti (direttore generale Ispra) “Stiamo vivendo un momento complesso, Siamo tornati a decreti per filiera ma ci vuole troppo tempo”.
Andrea Fluttero (presidente Fise Unicircular), invece, ha chiarito che “non siamo ancora nella fase dell’economia circolare ma in quella lineare”.
Per quanto riguarda gli aspetti regolatori, Stefano Saglia (commissario Area) ha spiegato che, come indicato nel quadro strategico, verrà applicata una regolazione asimmetrica per valorizzare differenti modelli virtuosi.
Mentre Stefano Brandolini (vice presidente Utilitalia) ha spostato il focus sui rifiuti speciali per cui “servono impianti affinché questi possano essere valorizzati”.
Alessandro Marangoni (ceo Althesys) ha auspicato la messa a punto di una strategia unitaria per il settore.
Giorgio Zampetti (direttore generale Legambiente) ha evidenziato come l’Italia stia procedendo “a doppia velocità” con alcuni territori “che raggiungono già target Ue” servendosi degli impianti.
Fonte Quotidiano Energia